San Valentino, il giorno in cui – per tradizione antichissima – si celebra l'amore. I fidanzati si scambiano fiori, biglietti e piccoli doni in un'atmosfera di puro romanticismo.
Per l'occasione ho rispolverato la ricetta (anch'essa antica, proveniente dal quaderno di cucina della mia Fatamadrina – un'amica che è per me come una fata buona) dei biscotti glassati che preparo in questo periodo. Facili, deliziosi e di grande effetto, sono una piccola risorsa da offrire ad un tea time per due o come dolce pensiero per dichiarare i propri sentimenti.
Le origini
La ricorrenza di San Valentino ha una storia secolare. Facciamo un lungo salto indietro nel tempo, arrivando all'epoca dei romani, quando si usava festeggiare “Lupercalia” (13-15 febbraio), festività religiosa legata sia alla fertilità delle greggi che a quella delle coppie. Il nome San Valentino, però, lo si deve ad un sacerdote, Valentino, giustiziato il 14 febbraio del 273 per essersi sposato in segreto, disubbidendo all'imperatore e sfidando la legge che gli imponeva di rimanere celibe. La mitologia romana, invece, ci narra la leggendaria storia di Cupido, figlio di Venere, perdutamente innamorato Psiche, una fanciulla mortale. I due si sposarono, ma Venere, gelosa della bellezza di Psiche, le vietò di guardare il marito. La ragazza non rimase fedele a tale imposizione, pertanto fu sottoposta a tre prove e con l'ultima morì. Cupido, disperato, le restituì la vita e gli dei, colpiti dalla profondità di un amore così grande, donarono a Psiche l'immortalità.
Scavando ancora a ritroso nei secoli, scopriamo che anche le “Valentines” (i famosi biglietti d'amore) non hanno origini propriamente moderne. La prima risale infatti al XV secolo, da parte di Charles, duca di Orléans, alla moglie. Viene considerata ufficialmente la prima lettera di San Valentino e fu scritta durante la prigionia nella torre di Londra, a seguito della battaglia di Agincourt (1415). Per tutti i venticinque anni di reclusione il duca ne scrisse ben sessanta.
“D’ora in avanti tu chiamami “Amore”, ed io sarò per te non più Romeo, perché m’avrai così ribattezzato” scriveva Shakespeare nella magnifica opera “Romeo e Giulietta”. A lui, il “Bardo”, dobbiamo i capolavori intramontabili che esaltano l'amore nelle sue molteplici sfaccettature.
Ma fu nel XVIII secolo (a partire dal periodo Regency, proseguendo per il successivo Vittoriano) che in Inghilterra si diffuse l'usanza di celebrare la festa degli innamorati.
Tea for two
Per organizzare un tea time romantico bastano poche e semplici accortezze. Qui trovate 3 segreti per la sua buona riuscita.
Ma cosa servire ad un tè per due? Il menù e a vostra discrezione, immancabili però sono i biscotti dell'amore, che preparo con abbondante glassa rosa (un must!) e decoro poi a piacere. Annodate il grembiule, create la giusta atmosfera con un po' di buona musica (personalmente sono un'appassionata di canzoni e melodie d'altri tempi, perciò per l'occasione scelgo un pezzo del 1934, Let me call you sweetheart, di Bing Crosby) e correte in cucina!
Sweetheart cookies o i biscotti dell'amore
Ingredienti
250 g di farina
100 g di burro
100 g di zucchero
1 uovo intero e 1 tuorlo
scorza di mezzo limone
½ bustina di vanillina
un pizzico di lievito in polvere
Per la glassa
1 albume
zucchero a velo q.b.
succo di un limone q.b.
colorante alimentare rosa q.b. (a piacere)
Sistema la farina a fontana su una spianatoia, aggiungi tutti gli ingredienti e impasta fino ad ottenere un composto uniforme. Stendi su una spianatoia l'impasto ottenuto e ricava i biscotti con un cookie cutter a forma di cuore. Inforna a 180°C per 30 minuti. Sforna e decora i biscotti con abbondante glassa preparata in precedenza.
Servi con amore.
La tazza perfetta: Old Willow
Se c'è un tazza che s'intona in modo impeccabile a questo giorno è proprio la celeberrima Old Willow, pilastro nella storia della porcellana. Il decoro che la impreziosisce racconta la leggenda di una storia d'amore struggente (ve ne parlo da qualche anno, condividendola sin dal 2016, anno in cui ho inaugurato la boutique online e la collezione di vintage inglese), assolutamente imperdibile (se ancora non l'avete scoperta, la trovate qui).
Happy Valentine's day!
© Clelia Canè 2024
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