Premetto che sono una fan del baking, adoro impastare, preparare torte di mele e biscotti, focacce e pizze di ogni genere. Lo faccio sopratutto nei momenti di relax, quando ho abbastanza tempo da dedicare ad un rituale così piacevole. Sono cresciuta con mia madre sempre ai fornelli, intenta a sfornare delizie fatte rigorosamente in casa senza l’aiuto di robot. E per questo mi ritengo davvero molto fortunata. Talvolta mi capitava di vederla affaccendata fra mille tegami e accessori vari: sbattitori, frullatori a immersione, pentole, grattugie e mille altri aggeggi da cucina. Non di rado impiegava la maggior parte della sua giornata per preparare pietanze golose da far trovare la sera, quando tutti ci riunivamo intorno al tavolo.

Mi sono sempre chiesta come poter ottimizzare i tempi, ridurre lo sforzo e agevolare ogni preparazione, il tutto senza rinunciare all’home made, anzi, esaltando con pochi passaggi la creazione di piatti succulenti. La risposta è arrivata quando ho scoperto il mondo Bimby. BAM! Una folgorazione.

Volete dirmi che esiste davvero un piccolo chef meccanico in grado di racchiudere tutti gli accessori indispensabili in cucina? Capace di cuocere, tritare, montare, sminuzzare, girare anche contemporaneamente? WOW. Incredibile! Dovevo conoscerlo. La prima volta che ho visto il Bimby in azione è stato a casa di Fatamadrina (chi mi segue da tanto ormai la conosce benissimo, chi invece ha scoperto da poco il mio mondo… che dire, definirla con un’unica parola è difficilissimo ma vi basterà sapere che lei è per me l’amica per eccellenza, più simile ad una sorella e con il tocco magico di una fata. Ecco perché è a tutti gli effetti la mia Fatamadrina!) e la primissima bontà che ha preparato è stato il purè. Ok, d’accordo, ha giocato facile visto che le patate sono la mia passione e le mangerei anche crude. Ma sul serio, un purè talmente buono e cremoso, omogeneo, dal sapore pieno e avvolgente non l’avevo mai assaggiato prima.

Da lì a decidere di acquistare il Bimby il passo è stato breve. Il modello TM5, completamente digitale, era uscito da non molto e ne approfittai per presentarlo anche a mia madre. Il risultato? Innamorata persa. Così questo piccolo miracolo di tecnologia è arrivato a casa nostra ed è diventato il migliore aiutante di sempre.

In definitiva, perché optare per un investimento simile?

Se avete tempo per preparare un dolce, molto bene, il Bimby vi sosterrà durante tutto il procedimento. Eviterete di tirar fuori tanti di quegli aggeggi e credetemi, ringrazierete per questo.

Se invece siete donne in carriera e il tempo vi sfugge, il Bimby vi salverà la cena tante di quelle volte che probabilmente non ringrazierete mai abbastanza per aver deciso di acquistarlo. Avete idea di quanti risotti alla milanese potete cucinare in circa mezz’ora?

Qual è l’obiettivo pienamente centrato del Bimby?

Una cucina accessibile anche alle donne che lavorano, non solo alle casalinghe. Una cucina sana, buona, che sa di casa. Il Bimby aggiunge tempo alle nostre giornate, dimezza la fatica, moltiplica la resa per un risultato a dir poco eccezionale. Rende possibile quello che fino a poco tempo fa era considerato un lusso, come trovare quel momento così speciale per sfornare una semplice torta di mele.

Il dilemma del secolo: Bimby o Kitchenaid?

La diatriba è sempre in corso, ma volete davvero conoscere la mia opinione? Personalmente l’uno non esclude l’altro. Il Bimby impasta e cuoce, realizza facilmente i più svariati piatti; il Kitchenaid impasta e nasce con l’intento di preparare lievitati pazzeschi.

Indecisi fra i due? Non dovreste esserlo, vi basterà capire quale rappresenta di fatto la vostra maggiore esigenza e puntare su quella. Nessuno vi vieta di acquistare entrambi!

E voi avete sentito parlare del Bimby? Lo avete in casa? Fatemi sapere cosa ne pensate, sono curiosa. Nei prossimi appuntamenti vi parlerò di tutte le sue funzioni e condividerò con voi le mie ricette preferite, ma non mi limiterò solo al Bimby. Come promesso, vi parlerò anche del sistema di pulizia Folletto. Stay tuned!