Rosa in tutte le sue declinazioni, floreale, raffinata. Ecco come vorrei la mia tavola di primavera, con influenze vintage e British e lo spazio necessario per gustare ogni portata.
La tavola primaverile dei miei sogni deve raccontare i profumi tipici della stagione: cascate di rose inglesi, pizzi e merletti bianchi (rigorosamente ricamati a mano), piccoli e scintillanti tocchi di oro e argento. Fresca, sobria ma elegante e senza tempo, romantica, con quel gusto tradizionale che rievoca la semplicità di un momento condiviso. Immancabili i colori pastello (un must per tutti), ma sulla mia preferisco abbinare il rosa (nelle sue sfumature più varie) al bianco latte, all’avorio, al color crema o champagne, ma anche al beige e al color burro.
Amo apparecchiare scegliendo con cura ogni elemento, per questo mi prendo il giusto tempo, così da far sentire ogni ospite coccolato. Per i pranzi, le cene o i tea time in famiglia il momento dell’apparecchiatura è un divertimento: tutti insieme attorno al tavolo con compiti stabiliti, tra risa e chiacchiere. Il table setting di primavera che vedi in foto è una mia personale rivisitazione di una tavola più formale alleggerita da regole e conformismi. Vediamo insieme come ricrearla.
Quando si parla di tovaglie mi tornano in mente i corredi della nonna, le bianche pile di tessuti ricamati e freschi di bucato che venivano conservati in ampi cassettoni o nei vecchi armadi di un tempo. La tovaglia è la regina della tavola, è il quadro che incornicia la nostra tela. Sono cresciuta in una famiglia tradizionalista, con una madre appassionata di ricamo e uncinetto, e ho sviluppato nel tempo un amore profondo per questi tesori. Personalmente non posso rinunciare ad un classico tovagliato bianco, in puro lino o cotone (pazienza per la stiratura, ogni fatica sarà ben ripagata dal risultato finale). Che sia ricamata riccamente o bordata solo di un semplice pizzo, la tovaglia bianca resterà sempre un classico senza tempo, perfetto sopratutto per la primavera.
Si, assolutamente irrinunciabile. Puoi utilizzare composizioni floreali di tessuto sintetico o bouquet di fiori veri. Consiglio questi ultimi, ma ho voluto fotografare i primi, a riprova del fatto che in situazioni di emergenza (se il tuo fioraio di fiducia è chiuso, per esempio) possiamo essere elastici. I centrotavola a mio avviso sono un altro grande classico: tornano di moda, poi di nuovo vengono accantonati, eppure il loro fascino non svanisce. Un candelabro, un’antica zuppiera senza coperchio o una bowl di vetro pressato piena di fiori (come nel mio caso), un piatto da portata con frutta già lavata… insomma, gli spunti per un centrotavola sono innumerevoli. Presta attenzione solo ai colori e cerca di abbinarli in modo equilibrato. Per una tavola primaverile opta sempre per tinte luminose, chiare, fresche e possibilmente abbastanza neutre.
In questo caso piattino. Come per le più belle apparecchiature British, ecco l’immancabile piattino per il pane. Sono sincera, mi piace utilizzarlo solo quando dal fornaio acquisto piccoli panini al sesamo, all’olio o al latte, delle monoporzioni insomma. Se avete del pane casareccio da tagliare a fette li sconsiglio, meglio optare per un cestino con all’interno un tovagliolo.
Chi ci vieta di utilizzare entrambi per offrire una scelta? Ovviamente se si tratta di un tea time non possiamo fare a meno delle tazze in porcellana, ma un bicchiere potrebbe essere utile se a tavola ci sono bambini o adulti che preferiscono acqua o altre bevande. Molto dipende dall’occasione, dai gusti, dalle esigenze. Di solito io amo pranzare anche con una tazza di tè e un’insalata di pollo e verdure, ma sono scelte soggettive.
Così come si apparecchia, a fine pasto si sparecchia in famiglia, ma se ci sono ospiti questo compito spetta alla padrona di casa, che toglierà dalla tavola il minimo indispensabile, per poi terminare il lavoro quando tutti saranno andati via.
E tu come preferisci apparecchiare la tavola di primavera?